Nello “smaltimento” di fine settimane, delle news accumulate nel mio feed reader, ho avuto il piacere di imbattermi in un articolo sull’advertising targato Steve Rubel, Senior Vice Presidente di Edelmen Digital ed eccezionale blogger.
Nel suo post “If Everything Else Ask for Feedback, Why Not Ads” ci regala uno spunto decisamente all’avanguardia, in merito al rapporto tra advertising e feedback degli utenti.
La riflessione dell’autore è focalizzata sul perché nella pubblicità, a differenza di qualsiasi attività di “produzione di contenuti”, non si è soliti richiedere un riscontro agli utenti sul gradimento/efficacia o meno di banner, annunci e/o di qualsiasi altra forma pubblicitaria online.
Queste le parole salienti di Steve, tratte dal suo post:
Advertising is not eexactly known as a two-way paradigm. However, the web changes that. Digital creative can and should be able to not only solicit feedback but to adjust in real-time like mood rings to what people say back.
Di particolare interesse sono anche le prime sperimentazioni “di convergenza” tra advertising e feedback degli utenti.
Secondo quanto affermato da Steve, CNET e AOL hanno lanciato degli esperimenti strettamente collegati a questo scenario, invitando gli utenti ad esprimere la propria opinione in merito ai banner messi in linea nei network delle due aziende (ecco un esempio di uno dei questionari proposti).
Nonostante la particolarità della strategia, i feedback ricevuti sembrano essere stati davvero pochi.
Ma ecco il domandone: secondo voi la richiesta di feedback, nel contesto di una campagna pubblicitaria, può essere una soluzione innovativa a cui ambire, nella comunicazione con i destinatari e potenziali clienti?
Perchè secondo voi, a questi primi esperimenti di CNET e AOL c’è stata scarsa risposta?