Alla fine Apple ha deciso di abbandonare il bianco, dal case dei MacBook, che utilizzava fin dal 2001.
L’occasione è stata il rinnovo di tutta la famiglia dei portatili con la piena adozione del nuovo metodo di produzione dei case “unibody”.
Con questo cambiamento si è deciso di avvicinare l’immagine dei portatili economici di Apple a quella dei portatili di fascia professionale.
Il nuovo aspetto metallico, assieme alla tastiera retroilluminata e alla maggiore robustezza, a mio parere, segnano un notevole passo avanti rispetto alla versione precedente.
Il bianco del MacBook è stato però per molto tempo un tratto distintivo dei portatili consumer di Apple e mancherà sicuramente a molti utenti.
Per il momento è ancora possibile comprare il MacBook bianco con FireWire e Superdrive a 950 euro, ma con la prossima revisione dei portatili il modello bianco molto probabilmente lascerà il posto al nuovo entry level metallizzato.
Il bianco che in passato aveva caratterizzato i Mac da scrivania e portatili economici, e che era apparso anche con Mail nell’interfaccia grafica, rimane oggi solo nella tastiera, nel mouse e come opzione per iPhone, mentre continua a diffondersi il grigio metallizzato di Leopard e dei Mac che delle due cominciano a tingersi parzialmente di nero.