Google sta sviluppando il proprio navigatore satellitare per iPhone. Quel Google Maps Navigation gratuito che fino ad oggi sembrava poter essere uno dei valori aggiunti di Android, presto arriverà invece anche sulla piattaforma rivale per portarvi i servizi Google, offrendo così a quest’ultima la possibilità di espandere la propria offerta – a fini chiaramente pubblicitari.
Gli attori principali sul mercato sono tre: Google Maps Navigation, un servizio che fa leva su Google Maps e Google Street View per portare in mobilità una esperienza gratuita di navigazione inizialmente presentato come la grande sorpresa del Motorola Droid; Nokia Ovi Maps, servizio inizialmente a pagamento che ora il gruppo offre gratuitamente su tutti i propri cellulari di fascia alta; TomTom, la cui applicazione a pagamento per iPhone era ad oggi l’unico vero sistema per sostituire il proprio navigatore satellitare con una soluzione basata su telefonino.
Nokia ha lasciato intuire la possibilità di portare la propria soluzione anche su altre piattaforme, ma potrebbe guardare soprattutto alla prossima Windows Phone 7 Series. Google ha invece promesso ora, con apposita conferenza stampa in quel di Londra, tanto il prossimo approdo nei primi paesi dell’UE (partendo dal Regno Unito), quanto un futuro esordio come applicazione su App Store. Nessuna data, al momento: soltanto un impegno formale. Un impegno che, ancora una volta, sembra andare contro gli interessi Apple, la quale potrebbe già essere in pista anche per lo sviluppo di una soluzione proprietaria per la navigazione sul telefono di Cupertino.
Per gli utenti la rivoluzione dettata dai navigatori satellitari è già qualcosa destinato a compiere un passo ulteriore: erano un lusso, son diventati normalità, ora ambiscono a divenire semplice commodity per smartphone da tenere in tasca. Il futuro è nell’advertising e nella geolocalizzazione, con tutta una serie di servizi aggiuntivi a cui le varie aziende citate stanno già lavorando in prospettiva futura, ed in quest’ottica una forte penetrazione nella navigazione può essere un elemento fondamentale. La corsa all’acquisto di Foursquare (su cui a quanto pare manifesterebbero interesse Facebook, Microsoft e Yahoo, tutti comunque sullo stesso fronte) va letta anche in quest’ottica.