Sì, internet continua il proprio percorso imponendosi sempre di più come punto di riferimento privilegiato anche per i regali natalizi. La crescita era auspicata e prevista, le cifre hanno dipinto una sostanziale conferma, ma alcune sfumature sembrano indicare la sempre maggior predilezione nella scelta del web come viatico principale per la scelta e l’acquisto.
I dati distribuiti da ComScore con riferimento al mercato statunitense fissano un primo importante risultato: gli acquisti registrati sul web tra novembre e dicembre sono aumentati del 19% rispetto all’anno precedente. Tale indicazione configura un bicchiere mezzo pieno a cui fa da contrasto il bicchiere mezzo vuoto dovuto alla percentuale in ribasso rispetto al +26% registrato tra il 2006 ed il 2007. Il numero conferma però sostanzialmente le attese (soprattutto in una condizione economica generale maggiormente deficitaria) e porta a 28 miliardi di dollari l’ammontare del fatturato smosso per via digitale.
Se il trend non ha potuto confermare la curva d’ascesa registrata in passato, le cause possono essere sostanzialmente di duplice natura: da una parte c’è un mercato in saturazione che impone giocoforza di fare i numeri con l’espandersi progressivo della cultura informatica, della penetrazione della banda larga e degli strumenti d’acquisto e di pagamento online; dall’altra c’è un contesto macroeconomico differente, con una inclinazione all’acquisto probabilmente ostacolata da preoccupazioni strettamente legate alle disponibilità dei consumatori. Tuttavia, alcune cifre sembrano dipingere per l’ecommerce un futuro sicuramente roseo. I giorni di maggiore importanza per gli acquisti, infatti, hanno visto il web crescere di importanza rispetto agli anni precedenti, il tutto con percentuali decisamente superiori alla media del periodo. Tra il Giorno del Ringraziamento ed il Natale la crescita è infatti stata del 21%, con punte del +100% ad esempio per il giorno immediatamente successivo al Natale (545 milioni di dollari spesi in un solo giorno).
Il giorno di maggiore impatto risulta essere stato il 10 dicembre: +33% rispetto ad un anno prima.