In America la crisi economica non ha risparmiato la stampa, infatti, il gruppo Tribune è sull’orlo del fallimento e secondo le stime il calo del 15% della pubblicità (cartacea e online), registrato dal settore nei primi nove mesi dell’anno, non sembra solo il frutto della recessione.
Anche se non è tutto roseo il futuro della stampa americana, il New York Times continua a cercare nuove soluzioni per superare questo momento di crisi, sperimentando nuovi formati e nuove proposte per attirare lettori e inserzionisti.
L’ultima idea nata è quella del Times Extra, una nuova home page che prevede spazi in cui sono riportati link provenienti da altri siti e blog di notizie anche concorrenti al giornale stesso.
Lo scopo di questa nuova evoluzione del link journalism conferma la volontà del New York Times a diventare un punto di partenza per i lettori, offrendo vari punti di vista. Una sorta di aggregatore di notizie autorevoli, affinché possa generare più traffico e aumentare la richiesta pubblicitaria.
L’esperimento è interessante e aspetteremo i risultati, intanto possiamo riflettere se questo mix di link sia lenitivo per l’identità del giornale stesso, poiché potrebbe confondere l’utente e bombardarlo di troppe informazioni oppure è solo un segno di libertà d’informazione.