Il servizio promozionale offerto da Yahoo vive una ennesima rivoluzione che giunge al termine di una importante sequela di scossoni necessari al fine di smuovere le acque di un mercato troppo stagnante sulla leadership di Google. La novità è questa volta prettamente a livello contenutistico, verrà introdotta progressivamente nel sistema promozionale Yahoo e troverà vera applicazione solo dopo l’estate. A quel punto le differenze dovrebbero rivelarsi «evidenti».
Yahoo ha compiuto il grande passo il giorno in cui ha acquisito Overture, azienda impegnata nel search advertising poi veicolata verso la odierna fusione definitiva del brand sotto il nome di Yahoo Search Marketing. Da breve Yahoo ha perso la partnership con Microsoft in quanto il gruppo di Redmond ha deciso di intraprendere una strada a se stante e, alla scadenza del contratto, ha inaugurato ufficialmente la piattaforma AdCenter.
La novità nel Pay-Per-Click di Yahoo consiste nella proposta di promozioni contestuali più raffinate e nella possibilità per l’utente di valutare al meglio le proprie campagne al fine di ottimizzarne la redditività. Il tutto ha richiesto più tempo e maggiori investimenti di quanto preventivamente ipotizzato, ma ora che il tutto entrerà a regime le entrate derivate potrebbero lievitare di un fattore vicino al 20%. Secondo una stima riportata dal NYTimes oggi Google ha una efficienza superiore a Yahoo del 40%, dunque l’investimento di quest’ultimo gruppo potrebbe ridurre il gap e l’assalto di Microsoft potrebbe apportare ulteriore polverone alla concorrenzialità del settore.
Un punto interessante, quanto poco chiaro, della nuova era di Yahoo è la possibilità di poter gestire tramite la piattaforma del motore tutta la propria attività promozionale online, mettendo dunque mano anche alle pubblicità su AdSense e su AdCenter. Tramite Yahoo, insomma, si potranno gestire anche i propri acquisti per Google e Microsoft. Ulteriore importante novità è la possibilità di gestire pubblicità geolocalizzate, parametro da tempo annunciato come l’orizzonte estremo attualmente ipotizzabile per il settore.