Questo è il titolo del seminario che si è tenuto il 10 Maggio a Milano per discutere del ruolo dei Consumer Generated Media e del loro impatto sulla comunicazione e sul business delle aziende. L’evento è stato ottimamente organizzato da Digital PR che ha dato la possibilità a esperti di marketing e comunicazione di diverse aziende e agenzie in Italia di partecipare gratuitamente all’incontro.
L’atmosfera è stata, durante tutta la giornata, informale e l’attenzione si è sempre mantenuta alta pur essendo prevista una giornata intensa di interventi sui diversi temi dei consumer generated media e delle opportunità per le aziende di inserirsi in un nuovo modo di interagire con le persone e i consumatori.
L’agenda dell’incontro ha previsto numerosi interventi, quelli che mi hanno interessato di più sono stati quelli su:
- la capacità del word of mouth, come presenza tangibile nei commenti di forum, blog e ugc, di orientare la propensione all’acquisto data dalle informazioni reperite sul web;
- la possibilità di misurare, monitorare la presenza di un brand e della percezione che se ne ha attraverso l’analisi di numerose fonti online tra le quali i blog, i forum ed i newsgroup attraverso i servizi di Factiva e Vox Populi;
- diverse case history di Brand, prodotti e servizi che hanno usato con risultati interessanti, corporate blog, second life, youtube.
Lo svolgimento della giornata e il susseguirsi degli interventi è stato descritto puntualmente e quasi in real time sia sul Blog di Lele Dainesi che sul twitter di Suzukimaruti.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il Rapporto annuale sulle Comunità Internet in Italia che è possibile richiedere gratuitamente sul sito di Digital-Pr oppure grazie scaricabile direttamente del sito di Lele Dainesi.
Il focus del seminario si racchiude dunque nell’immagine di Digital Pr pubblicata in questo post: le persone sul web parlano e commentano in un luogo dove chiunque può leggerle ma occorre riuscire a codificare quei messaggi che in molti casi assumono le dimensioni di un search engine bombing.
Se un’azienda vuole sopravvivere nella “firstlife” non può ignorare queste conversazioni, bensì ascoltarle e cominciare a inserirsi nel flusso delle interazioni che avvengono.
Tra gli ultimi interventi della giornata quello di Sara Magliola di AER Brand Communications ? Operations CNH, ha illustrato la necessità anche per un’azienda che produce macchine agricole e industriali, di capire quale fosse la percezione del proprio brand nelle community online. Questo mi ha permesso di fare luce su una grande necessità ed opportunità: posto che sul web 2.0 ci dovremmo essere, occorre intercettare quel bisogno di socialità per esserci anche lì.