Nel suo magnifico diario personale, raccolto in Italia da Einaudi in Viaggio di un naturalista intorno al mondo, Charles Darwin racconta con lucida lungimiranza i suoi viaggi e le sue scoperte a bordo del mitico brigantino inglese Beagle. Grazie alla sua curiosità e alla scrupolosità scientifica che sempre l’hanno contraddistinto, Darwin ha consegnato all’umanità decine di migliaia di documenti su flora e fauna dei luoghi più remoti del Pianeta, per non parlare poi delle sue illuminate teorie sull’evoluzione della specie.
I navigatori del terzo millennio, quelli di Internet per intenderci, possono ora ritrovare il grande patrimonio culturale e scientifico lasciato da Darwin grazie all’encomiabile lavoro di catalogazione svolto da numerosi studiosi sotto l’egida della University of Cambridge. Il Darwin Online Project, appena rilasciato nel Web, offre agli internauti la possibilità di consultare liberamente e gratuitamente le 90.000 pagine prodotte da Darwin nei suoi lunghi anni di ricerca.
Con un semplice click del mouse sono accessibili i disegni, i manoscritti e le prime bozze di opere fondamentali per la Scienza moderna, come la teoria dell’evoluzione. Alcuni documenti erano già stati pubblicati in passato, ma questa è la prima volta in cui l’intero lavoro di Darwin viene messo a disposizione di tutti, esperti o semplici appassionati, in un unico grande archivio digitale.
«La nostra iniziativa rende disponibili a tutto il mondo, e gratuitamente, le sue pagine private, le innumerevoli annotazioni, gli esperimenti e le ricerche che resero possibili le sue pubblicazioni destinate a cambiare il mondo» ha dichiarato con visibile orgoglio John van Wyhe, il principale responsabile del progetto.
La raccolta contiene numerosi documenti privati, alcuni dei quali erano già confluiti in talune biografie su Darwin, e le pagine dei diari compilati con precisione e gusto per l’aneddoto sul Beagle alla ricerca delle specie animali ancora sconosciute all’uomo. Epoche lontane e dal grande fascino, tempi in cui navigare non significava ancora possedere un modem e un personal computer…