Dal 2005 ad oggi ben 6100 persone differenti hanno contribuito allo sviluppo di Linux, operando da almeno 600 diverse compagnie in tutto il mondo. È questo uno dei dati macroscopici che trapelano dallo studio della Linux Foundation per analizzare l’andamento dello sviluppo del pinguino, un modo per dare spessore al contesto e rendere manifesto l’intenso lavoro che il kernel sta raccogliendo attorno alla propria proposta open source.
Dall’ultimo update del 2009 Linux ha fagocitato oltre 1,5 milioni di nuove linee di codice, un ritmo definito «salutare» ed esplicativo di quanto il progetto continui a crescere grazie allo sviluppo condiviso consentito. Nomi noti e meno noti, ma con dinamiche in ogni caso tutte da analizzare poiché indicative del modo in cui il pinguino sta crescendo grazie alle pulsioni interne della community che vi opera quotidianamente. Con un ritmo ormai costante e strutturato: ogni major release richiede in media 80 giorni di lavoro.
Ma chi ha contribuito più di tutti a far crescere Linux in questi ultimi mesi? Rileva Webnews: «Leggendo il documento della Linux Foundation si apprende anche come, nel periodo di sviluppo tra il kernel 2.6.30 e il 2.6.35, Red Hat sia stata la società che più di tutte ha contribuito allo sviluppo di Linux con commit da parte di propri sviluppatori, seguita a stretta distanza da Novell (sarà ancora così dopo il passaggio ad Attachmate?) e da IBM. Va detto comunque che ben il 18,9% dei contributi in termini di codice siano stati realizzati da sviluppatori che operano volontariamente (e gratuitamente) e non sono legati ad alcuna azienda, segno importante per far capire come la comunità sia ancora la base fondante di Linux. Un dato curioso riguarda invece Linus Torvalds che non figura neppure tra i dieci sviluppatori che più hanno contribuito a Linux tra la versione 2.6.30 e la 2.6.35. Tra i primi cinque top developer figurano David S. Miller, Ingo Molnar, Al Viro, Takashi Iwai, Bartlomiej Zolnierkiewicz»
Nel totale il 19.1% dei contributi successivi alla release 2.6.30 (giugno 2009) giunge da lavoro autonomo, mentre il gruppo più impegnato in prima linea è Red Hat con il 12% delle attività. Nokia si evidenzia per un 2.5%, mentre Google è nelle posizioni di rincalzo con appena lo 0.7% (dato minore rispetto a gruppi quali Nokia o Intel in conseguenza dell’assenza di materiale hardware in distribuzione necessitante di sviluppo software specifico).