L’enorme risonanza mediatica ottenuta dalla presentazione dell’iPad ha generato nel mondo dei social media un’ondata di comunicazioni originate “dal basso”. Quando, come in questi casi, il termine “dal basso” coincide con i potenziali acquirenti di un prodotto, ecco che il fenomeno diventa molto interessante per il marketing aziendale.
Nel caso specifico dell’iPad, Twitter è stato invaso da decine di migliaia di commenti originati dai propri iscritti (per lo più statunitensi). Questi commenti sono stati analizzati da Tweetfeel, strumento online in grado di tracciare non solo il numero di post riguardanti una parola chiave, ma anche che tipo di apprezzamento (positivo o negativo) è stato espresso nel post.
Da un esperimento tentato durante la stesura di questo articolo, andando su Tweetfeel e utilizzando come parola chiave iPad la bilancia dei commenti è spostata decisamente sul non gradimento del nuovo prodotto Apple. Si tratta tuttavia di un’analisi che prende in considerazione solo un numero limitato di Tweet.
Ancora più interessanti sono i dati estratti dagli analisti di Tweetfeel che sono riusciti, basandosi sull’analisi di decine di migliaia di Tweet, oltre a individuare un generale apprezzamento nei confronti dell’iPad (60% di giudizi positivi), anche a capire quali sono i principali motivi dello scontento espresso dal restante 40% di utenti Twitter che hanno parlato di iPad.
Tra questi motivi, la non compatibilità con Flash, l’assenza di WebCam, e questioni legate all’estetica e al nome. C’è da immaginare che alla Apple saranno lieti di sapere che tra le voci principali manchi il costo.