Chi dà prima le notizie: i siti dei media mainstream oppure i blog? Esistono, in questo campo, dinamiche ricorrenti e tipiche? Durante la conferenza KDD ’09 (Conference on Knowledge Discovery and Data Mining), a Parigi, tre studiosi della Cornell e Stanford University hanno presentato una ricerca sul “ciclo delle news” tra siti d’informazione mainstream e blog (l’articolo s’intitola “Meme-tracking and the Dynamics of the News Circle”).
Dopo avere sviluppato un software per tracciare il percorso di “brevi frasi distintive”, di quelle che restano “pressoché intatte” nel passare di mano in mano, gli studiosi hanno analizzato per tre mesi (durante la campagna elettorale negli Stati Uniti) 1,6 milioni di siti di media mainstream e blog, mappando 90 milioni di articoli. Il risultato della ricerca sarebbe la scoperta di un “pattern temporale” ricorrente.
I ricercatori sostengono di avere individuato uno scarto tipico tra il picco d’attenzione riservato ad una notizia nei media mainstream e quello riscontrabile nei blog: in sostanza, il picco d’attenzione arriva mediamente 2,5 ore in anticipo sui media mainstream. Certo, nei passaggi, i “memi“, quei nuclei informativi sussistenti (da qui l’analogia con i “geni”), possono subire delle variazioni (e sicuramente varia il contesto e quindi il modo con cui l’informazione è posta). Durante le elezioni americane il “meme” più diffuso fu l’espressione “maiale col rossetto”, l’epiteto con cui Obama si riferì alla Palin.
L’idea di un software per tracciare il percorso di simili “memi” online è sicuramente interessante. Un altro risultato della ricerca dice che solo nel 3,5% dei casi i “memi” hanno origine nei blog e riescono ad uscire dal relativo ciclo “buzz”, più o meno ampio, per approdare sui media mainstream.
Sulla questione bisogna però evitare di giungere a conclusioni affrettate. Tracciare il percorso di “brevi frasi distintive” non significa tracciare il percorso dell’informazione in senso più ampio. Un blogger professionista può ispirarsi a una notizia appresa da un media mainstream, ma la sua scrittura non è un’operazione di semplice “travaso”: dietro la scrittura di un post c’è un lavoro di confronto e analisi che può per così dire “aumentare”, contestualizzare o trasformare la notizia. Ci sono poi i casi in cui i social network diventano fonte di notizie e immagini: può accadere con Twitter, YouTube o altre piattaforme (come l’italiano www.youreporter.it). Un blog può utilizzare “memi” ricavati da più fonti per ricombinarle creando, per confronto, aggiunta o sottrazione, una nuova notizia. La dinamica complessiva è quindi molto più complessa di quello che si potrebbe pensare. Si potrebbe provare a confrontarsi su qualche esempio significativo.