Il neo premio Nobel per l’economia Paul Robin Krugman, professore di Princeton ed editorialista del New York Times, parla del terremoto finanziario che ha colpito su larga scala tutto il globo.
Secondo Krugman, è positivo il lavoro svolto dall’Eurogruppo. Tale iniziativa, stando al professore di Princeton, dovrebbe ridare fiducia all’economia mondiale e a conferma di ciò anche la risposta positiva dei mercati finanziari va nella giusta direzione.
Alla domanda “A che punto siamo della crisi finanziaria?“, Krugman risponde
La fase più acuta si andrà sgonfiando nel corso dei prossimi due mesi, sempre che non accada nulla di nuovo. Le ricadute sull’economia reale dureranno a lungo.
E in riferimento alla necessità di riformare le istituzioni di Bretton Woods, il premio Nobel afferma:
Non ritengo che il sistema valutario sia stato causa o parte di questa crisi in atto, al contrario di quanto è avvenuto per il terremoto delle borse asiatiche nel ’97 e ’98. Non ritengo che si debba riformare il sistema delle valute, altre cose senza dubbio sì.
Cosa si deve riformare allora e in che modo?