Nella prima parte del post abbiamo fatto un primo identikit del protocollo PPP e abbiamo dato un assaggio delle sue funzionalità.
In questa seconda parte iniziamo a entrare nel dettaglio e cerchiamo di conoscere qualcosa di più del PPP. Per illustrarne le funzionalità partirò dalla descrizione passo-passo delle operazioni che facciamo quando ci apprestiamo ad accedere a Internet, illustrando, di volta in volta, le corrispondenti azioni del protocollo.
Se ci pensate bene, quando vogliamo navigare in Internet la prima cosa che facciamo è accendere il modem.
Quando viene acceso, il nostro modem si “mette in ascolto” del segnale portante ADSL che giunge dalla centrale; di fatto il modem cerca di capire se c’è linea o meno. Questa fase è riconoscibile, di solito, da un LED (indicato, di solito, come LED ADSL) che lampeggia sul nostro modem.
Verificata la presenza del segnale, il modem si aggancia al segnale portante per stabilire una connessione a livello elettrico/trasmissivo. Una volta agganciato, modem e centrale telefonica sono in grado di inviare e ricevere “segnali eletttrici” comprensibili.
Questo stato di “contatto stabilito” è solitamente riconoscibile sul nostro modem dal LED ADSL, che smette di lampeggiare e rimane accesso con luce fissa.
Notate che finora il protocollo PPP non è ancora entrato in gioco e non c’è da meravigliarsi dato che a livello software (sul nostro PC) non abbiamo ancora fatto alcuna operazione.