La tendenza al Web 2.0 – espressione forse abusata – spinge sempre di più gli utenti verso applicazioni web based per qualunque uso. L’esempio più eclatante di diffusione di applicazioni web è la posta elettronica.
Un gran numero di utenti preferisce utilizzare la posta elettronica su internet – e soprattutto il servizio GMail – al posto della posta elettronica scaricata sul PC. Di recente, Google ha messo a disposizione anche Google Apps, che consente di utilizzare, anche per la posta del proprio dominio, una applicazione in tutto e per tutto uguale a GMail per la gestione della posta elettronica, semplicemente variando i DNS del proprio dominio.
Questo ha cambiato alcune abitudini, come quella di mettere il pulsante SkypeMe in calce alle proprie e-mail, dopo la firma. Questo perché, come è noto, GMail non consente l’inserimento di codice HTML. Esiste però un work around che consiste nello scrivere il messaggio di posta elettronica, aprire una diversa finestra del browser e in questa comporre il pulsante, e poi, con una drag and drop, portare il pulsante nel messaggio GMail appena generato.
Due le controindicazioni: la prima è che non potete fare questa cosa con l’impostazione della firma, ma dovete farlo su ogni messaggio; la seconda è che, vista la sua diffusione, forse anche la persona che riceverà la mail usa GMail o posta su server Google e non potrà usare il vostro pulsante.