Eccoci giunti finalmente! L’argomento delle licenze WiMax era nell’aria da parecchi giorni. Già in questo post avevamo annunciato come si svolgeva l’assegnazione delle frequenze, ora siamo in grado di fornire dati più certi.
L’AGCOM ha redatto e rilasciato il regolamento per l’assegnazione delle frequenze. Si tratterà di un’asta con rilanci multipli a partire da una cifra minima stabilita dal ministero sulla base dell’area geografica e delle frequenze.
Le licenze a disposizione saranno tre nella banda dei 3,5 GHz per ogni area. Ci sono anche obblighi per le aziende che si impegneranno nel progetto. Sono richiesti obblighi minimi di copertura e di utilizzo nell’arco di tempo di 30 mesi dall’assegnazione del progetto. La licenza così aggiudicata durerà per 15 anni.
Insomma i buoni presupposti per la diffusione del wireless anche in Italia sembrano esserci ma rimarranno delusi tutti i sostenitori del free in quanto non sono destinate frequenze al libero utilizzo.
Come riportato da voci ufficiali dell’Agcom il regolamento
ha l’obiettivo di consentire l’attribuzione, in maniera efficiente, delle frequenze, contemperando sia le esigenze di sviluppo della concorrenza, sia quelle di disponibilità della banda larga nelle zone non coperte dal servizio. Il Regolamento prevede l’attribuzione di tre diritti d’uso per ciascuna area geografica pari ad almeno 2×21 MHz.
Ci sono agevolazioni per quanto riguarda gli operatori “new comers”, cioè i nuovi entranti che non dispongono di ulteriori risorse frequenziali che consentono la fornitura di servizi comparabili a quelli BWA.
Ancora una volta le decisioni dell’Agcom non tengono conto del parere degli esperti italiani. Infatti secondo gli studiosi una parte delle frequenze doveva essere garantita per il libero utilizzo.
Questa mancanza di certo potrebbe rallentare se non addirittura impedire che con il WiMax si mantenga la promessa di una copertura broad band del territorio oggi digital divide…