Zopa può riprendere le attività. La comunicazione è arrivata in giornata dopo lunghi mesi di attesa, dando così il via alla seconda vita di un nome che ha contribuito all’importazione del social lending sul territorio italiano. L’avvio delle operazioni è ufficiale, ma ad oggi non è ancora nota la data in cui le attività potranno regolarmente riprendere sotto la nuova forma con cui Zopa andrà ad operare.
Il dettaglio più importante è quello comunicato direttamente dall’Amministratore Delegato di Zopa, Maurizio Sella: «In data odierna Banca d’Italia ci ha comunicato l’autorizzazione ad operare come Istituto di Pagamento». “Istituto di Pagamento”: è questa la forma con cui Zopa ha presentato la propria attività alla Banca d’Italia dopo che quest’ultima aveva fermato le attività del gruppo riscontrando irregolarità formali nel modo in cui era gestito il deposito degli investitori.
Continua Sella: «È il punto di arrivo di un percorso lungo e faticoso a cui Banca d’Italia ha dato il suo positivo contributo: il social lending è ora un’attività riconosciuta e regolamentata». Le attività potranno riprendere a regime soltanto nel momento in cui ogni tassello sarà al suo posto: «Il punto di partenza della nuova Zopa è dietro l’angolo, dobbiamo espletare alcuni passaggi previsti dalla normativa (la registrazione del nuovo statuto societario e l’iscrizione all’albo degli Istituti di Pagamento), portare a termine l’aggiornamento della parte informativa del sito e, prima della partenza vera e propria, far migrare i Prestatori esistenti al nuovo regime contrattuale».
Il gruppo renderà quindi presto noti i dettagli del nuovo regime ed a quel punto i prestiti e gli investimenti potranno riprendere a fluire. Il social lending può ricominciare.