La capacità di dire no è considerata uno dei segreti del successo di Elon Musk, secondo quanto rivelato dalla sua ex moglie Justine Musk durante una conferenza TED del 2014. La scrittrice canadese ha sottolineato come questa abilità, semplice ma potente, abbia avuto un ruolo cruciale nel percorso imprenditoriale del magnate di Tesla e SpaceX.
L’arte del rifiuto, che Justine Musk definisce come “psicologia dell’opposizione”, si riflette nella disciplina con cui l’imprenditore ha sempre respinto ogni distrazione dai suoi obiettivi principali. Questo approccio, apparentemente negativo, cela in realtà un’affermazione profonda verso ciò che si desidera davvero realizzare.
Non sorprende che altri giganti del business mondiale abbiano adottato questo principio. Warren Buffett, come raccontato dall’amico Bill Gates, dedica intere giornate alla riflessione strategica invece di disperdere energie in molteplici attività. Allo stesso modo, Steve Jobs enfatizzava l’importanza di essere selettivi nell’accettare e rapidi nel rifiutare.
Paradossalmente, mentre il dire no è una capacità innata nei bambini tra i 18 mesi e i 3 anni, la società tende a sopprimere questa inclinazione naturale favorendo il conformismo e l’accondiscendenza. In alcune culture, come quella giapponese, il rifiuto è persino percepito come una violazione delle norme sociali.
Per padroneggiare l’arte del rifiuto, sostiene Justine Musk, è necessario sviluppare due competenze fondamentali: la gestione delle reazioni negative altrui e una rigorosa amministrazione del proprio tempo. Dal punto di vista evolutivo, questa capacità è stata un elemento chiave per la sopravvivenza, permettendo agli esseri umani di evitare situazioni pericolose.
La psicologia contemporanea sta riscoprendo il valore del dire no, introducendo tecniche comunicative come il “sandwich positivo” per esprimere i rifiuti in modo costruttivo. L’esempio di Elon Musk dimostra come questa semplice parola, utilizzata in modo strategico, possa diventare un potente alleato per il raggiungimento del successo personale e professionale.