Prendiamo una parola come “URL”. Nasce in inglese, diventa un acronimo, finisce su di un articolo in italiano. Il dubbio è lecito: maschile o femminile?
Nel comporre il titolo ce lo siamo immediatamente chiesti: come è corretto comportarsi? Una semplice ricerca riconsegna già approfondite discussioni sul tema, ma se ne esce comunque con verità basata su dati di fatto, non certo su di una teoria. L’abitudine all’uso, insomma, determina una regola per l’uso stesso.
Alla fin fine si tratta di una discussione sul sesso degli angeli, tanto complessa quanto inutile. Ma quando ci si trova innanzi a questi dubbi è avvilente dover far spallucce e proseguire in piena coscienza del fatto che, comunque sia, non si sarà scelta una via corretta al 100%. Informatica e lingua italiana hanno ancora molte cose da concordare.