Potrebbe giungere da Firenze una nuova azione legale contro Wikipedia, il tempio online del sapere condiviso. Il sindaco del capoluogo toscano, Leonardo Domenici, e l’assessore Graziano Cioni hanno dato mandato di querelare Wikipedia per diffamazione e calunnia. Accuse gravi legate alla redazione un poco approssimativa della voce enciclopedica dedicata al primo cittadino di Firenze.
La pagina Web di Wikipedia sotto accusa, ora drasticamente ridimensionata, imputava al sindaco e alla giunta comunale una serie di provvedimenti che avrebbero destato non poche perplessità tra i cittadini. Nello specifico, la voce enciclopedica citava il caso di “Firenze Parcheggi”, la società concessionaria dei parcheggi cittadini, nel cui consiglio di amministrazione avrebbero operato anche le mogli di Domenici e Cioni. Una voce non controllata e del tutto priva di fondamento, circolata già nel 2004 e di cui si era interessata la Procura della Repubblica di Firenze. L’inchiesta, ancora in corso, ha portato a una condanna e ad alcuni rinvii a giudizio.
Leonardo Domenici e Graziano Cioni sembrano dunque determinati a perseguire in sede giudiziara Wikipedia, colpevole di aver diffuso informazioni errate e infamanti nei loro confronti. La notizia ha destato numerose perplessità nel dinamico gruppo di compilatori della versione italiana dell’enciclopedia condivisa. «Invece di querelare non faceva prima [il sindaco, ndr] a cliccare modifica? Non capisco poi a chi è rivolta la querela? Alla WMF? A Wikimedia Italia? All’utente che ha inserito la frase (senza fonte, imho rimovibile) e a tutti quelli che hanno editato dopo?» scrive Valepert. Più autocritico il compilatore Badoer, che ravvisa nella vicenda una innegabile superficialità di qualche utente dell’enciclopedia: «Io ripeto quello che ho scritto nella discussione della pagina di Domenici, secondo me siamo stati un po’ tutti troppo superficiali. A volte vedo della pagine in cui si interviene con una cavillosità unica, in questo caso nessuno di noi è stato capace di cancellare un’accusa grave (quella dell’assegnazione della gestione delle strade ad un’azienda controllata anche dalla moglie, conflitto di interessi) non supportato da uno straccio di fonte. Tra l’altro già nel 2004 il tribunale si espresse con una condanna per calunnia per chi riportò questa notizia, che quindi si era dimostrata falsa. Perché Domenici non ha semplicemente editato invece di querelare? Beh, semplice, da una accusa di “poca trasparenza”, un politico ne vuole uscire quando più pulito possibile, ma è anche giusto visto che deve chiedere fiducia agli elettori».
La discussione sul sito di Wikipedia continua, mentre si attendono i prossimi sviluppi della vicenda, ancora oscura sotto molti punti di vista. Non è, infatti, totalmente chiaro quale sia il soggetto destinatario della querela da parte di Domenici e Cioni. In via cautelativa, la voce del primo cittadino di Firenze è stata “blindata” e condensata in poche ed essenziali righe.