Avviato ufficialmente ad inizio 2003 il progetto Galileo è un sistema satellitare rivolto principalmente al settore civile-commerciale, sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (GPS) statunitense, controllato dall’esercito americano.
Il progetto europeo di navigazione satellitare sta attraversando una grave e profonda crisi. Si trova a corto di soldi e sembra imminente la necessità di nuovi fondi pubblici per consentire lo sviluppo e lo studio secondo i piani prefissati.
Il problema di fondo è dovuta al fatto che tra i componenti del consorzio coinvolto nel progetto non corre buon sangue. La Commissione Europea richiedeva la proposta di una singola struttura per il funzionamento di Galileo, ma il consorzio non sembra pensarla allo stesso modo.
Composto da EADS, Thales, Inmarsat, Alcatel-Lucent, Finmeccanica, AENA, Hispasat e Teleop, il consorzio sembra non riesca ad accordarsi e in effetti gli enti sono molti ma la questione è delicata…
Visto il numero di aziende che prendono parte al consorzio le possibilità di trovare una soluzione comune a tutti è davvero remota ma ora si trovano davanti ad un ultimatum che ha data 16 maggio.
Da voci di corridoio sembra molto probabile lo slittamento della data. La possibilità che il consorzio perda il progetto è remota in quanto i 2/3 dei soldi necessari li dovrebbe fornire proprio “lui”.
Il coltello dalla parte del manico perciò è nelle mani del Consorzio e non in quelle della Commissione ma se non si riuscirà a prendere una decisione il Galileo potrebbe vacillare…