Dopo i Social media, il social networking, il social marketing e il social advertising, ecco che arriva il Social Commerce; questo termine include due concetti apparentemente antitetici, quasi un ossimoro, alla stessa stregua del Corporate Blogging: da una parte la parola “Social” che richiama i Social Media, e tutto ciò che attiene ai contenuti generati dagli utenti, alla generazione di valore che nasce dalla interazione e dalla connessione e conversazione spontanea tra consumatori, dall’altra parte il termine “Commerce” che ci riporta ad una dimensione più concreta del business e del profitto, obiettivo ultimo di tutte le aziende, e della sua necessità di generare ritorni e valore economico sostenibile e misurabile nel tempo.
Cos’è dunque e cosa si intende per “Social Commerce”? E come possiamo contaminare la nostra strategia commerciale in termini “Social”, senza perdere di vista l’essenza ed il controllo del nostro business? In generale per social Commerce, si intende il commercio elettronico che fa uso degli strumenti e dei comportamenti degli utenti, come le recensioni e le votazione sui prodotti e servizi, ad integrazione delle informazioni di prodotto tradizionali (le classiche schede prodotto).
Senza dubbio questa non è in assoluto una novità; esempi di questo tipo esistono da molti anni su quasi tutti gli e-tailer nel settore elettronica di consumo, da chl a pixmania (giusto per nominarne un paio d’esempio).
Quello che mi chiedevo era conoscere l’impatto e l’importanza strategica di questi elementi “social” all’interno di un e-commerce ed una risposta l’ho ottenuto leggendo una recente indagine comparsa su E-consultancy, dalla quale apprendo che le recensioni e le classifiche su prodotti fornite dai clienti online sono considerate tra le priorità per gli e-commerce manager che intendono integrare funzionalità ed applicazioni cosiddette 2.0 all’interno dei loro cataloghi online, così come più della metà dei clienti online inglesi affermano che le recensioni sui prodotti sono molto utili e importanti nel loro processo decisionale di acquisto e più della metà di loro asserisce di avere maggiore fiducia e rispetto per i marchi che permettono ai propri clienti di lasciare sul sito del negoziante le recensioni dei prodotti acquistati.
Nel Regno Unito esistono società specializzate nell’erogazione di servizi di Social Commerce on demand, in outsourcing. Una di queste è BazaarVoice che offre servizi on demand di Social Commerce; il loro payoff è sicuramente incisivo: “aiutiamo i vostri clienti a costruire il vostro business”; in ottica di co-creazione del valore e dell’esperienza con e grazie ai nostri clienti, mi sembra assolutamente perfetto.
È possibile cioè integrare, in modalità on-demand, all’interno del nostro sito o catalogo online servizi come recensioni e classifiche dei prodotti, feed rss, landing page, servizi viral (come invia ad un amico), forum etc.
Sempre secondo lo stesso sondaggio i video, i blog, i feed rss, le recensioni e le valutazione dei prodotti e, per ultimo, i forum sono nell’ordine le 5 priorità “social” per gli e-tailer 2.0. In ottica social, credo che un commento positivo o una recensione pubblicata su un blog esterno ed autorevole sia più influente che una recensione di un acquirente online di cui non so riconoscere expertise e competenza (a meno che non riesca a leggere la sua storia di acquirente e vedere come esso stesso venga valutato da altri, proprio come accade su Ebay). Voi cosa ne pensate?