La Commissione Europea sta indagando sul successo del formato Blu-Ray: lo riferisce il Wall Street Journal, che racconta come siano state mandate delle lettere ai maggiori studi di produzione di Hollywood chiedendo maggiori informazioni sulle comunicazioni e gli accordi presi con i rappresentanti dei formati HD DVD e Blu-Ray. Lo scopo è comprende le motivazioni per le quali molti grossi studi di produzione stiano prendendo accordi esclusivamente per il formato Blu-Ray.
Era solo questione di tempo prima che la curiosa posizione che Sony occupa nel settore dei DVD cominciasse a destare sospetti. La casa giapponese infatti, oltre ad essere la principale artefice dello sviluppo e distribuzione dei DVD di nuova definizione Blu-Ray, è anche la produttrice della Playstation 3, la console che integra un lettore Blu-Ray di default, e la titolare di un importante studio di produzione cinematografica. Normale dunque che la commissione europea si ponga delle domande sulla legittimità del dominio del formato Sony sul rivale HD DVD che non gode di una console che integri un suo lettore (solo la Xbox360 prevede un lettore HD DVD da comprare a parte) e nemmeno della presenza ad Hollywood.
Quello di cui la commissione è in cerca sono eventuali “tattiche improprie” attraverso le quali Sony sia riuscita ad ottenere l’appoggio di Walt Disney, Twentieth Century Fox, Lions Gate Entertainment e MGM, mentre Toshiba per il suo HD DVD ha stretto accordi solo con la Universal. In più anche il diverso prezzo dei dischi Blu-Ray rispetto ai rivali è un punto sul quale si cerca di fare chiarezza.
Come risultato di una simile situazione al momento la guerra dei formati sta subendo una forte sterzata nella direzione del formato Blu-Ray. Nonostante infatti i lettori venduti siano molto pochi e nonostante la maggior parte sia per dischi HD DVD (150.000 contro i 105.000 Blu-Ray), Sony ad oggi ha venduto più di un milione e mezzo di Playstation 3 contro i 106.000 lettori HD DVD per Xbox360, cosa che sta facendo la differenza.