La notizia è stata sparata su TechCrunch ieri e ha fatto subito il giro della blogosfera: Facebook sarebbe intenzionato a costruire un proprio smartphone. Una svolta enorme nel settore, dove il social network è protagonista grazie alle applicazioni che i diversi dispositivi utilizzano, ma non come costruttore.
Il modello di business di Apple, o se vogliamo anche di Nexus One, ingolosisce Mark Zuckerberg? Secondo il blog tecnologico americano la società da mezzo miliardo di utenti ha per qualche tempo visto con favore la crescita del social network anche nella mobilità, poi ha cominciato a preoccuparsi fino a convincersi che la pur impressionante crescita economica garantita dalle applicazioni non fosse sufficiente a contrastare a lungo questi concorrenti.
Nell’articolo, pubblicato solo poche ore fa, si leggono una descrizione approfondita delle ragioni (utilizzare i dati del social con un sistema operativo proprio) e degli uomini impegnati nel progetto (Joe Hewitt, creatore di Firefox, e Matthew Papakipos, uno degli sviluppatori di Google Chrome), del costo del dispositivo e dei partner. Insomma, un’inchiesta con i fiocchi.
Peccato, però, che è stato tutto smentito dagli interessati.
L’azienda ha spedito un comunicato a notte fonda, firmato da Jamie Schöpflin, una portavoce di Facebook, nel quale si afferma che la società sta sviluppando varie funzionalità e servizi per integrare le sue funzioni in diversi telefoni cellulari. Niente di più.
La nostra opinione è che sarebbe meglio se tutte, o quasi, le esperienze fossero sociali, e un buon modo per farlo è integrarle profondamente in piattaforme e sistemi operativi esistenti. Si pensi a Connect per iPhone e l’integrazione che abbiamo con la sincronizzazione di contatti attraverso la nostra applicazione. Un altro esempio è il telefono cellulare INQ1 con l’integrazione di Facebook (il primo cosiddetto “Facebook Phone”). Le persone citate stanno lavorando su questi progetti. Ogniqualvolta stiamo lavorando a un’integrazione profonda, la gente vuole chiamarlo un “Facebook Phone”, perché suona bene, ma costruire telefoni non è il nostro lavoro.
Tutto qui? Solo un rumore di fondo, una bufala tecnologica come ce ne sono tante? Per niente. TechCrunch conferma tutto e con un lungo articolo di risposta ricorda le tante smentite strategiche di queste aziende:
Nel 2007 Google disse che non stava lavorando a un telefono. Nel 2009 ha detto che non stava lavorando sul suo telefono cellulare con il proprio marchio. Nel 2008, Microsoft ha detto che non stava lavorando a un telefono Zune. A poco tempo dallo svelamento dell’iPhone, Apple smentiva. Tutti questi progetti sono stati realizzati. E il progetto Facebook Phone non sembra diverso e si rivelerà al momento giusto.
Che Facebook menta, o dica solo una parte di verità, oppure che la notizia sia priva di fondamento, la domanda resta: voi lo comprereste uno smartphone targato Facebook? E se addirittura avesse un hardware realizzato esternamente, ma disponesse di un sistema operativo completamente realizzato a Palo Alto?