L’appello di Stevie Wonder ha fatto centro: l’artista, infatti, è intervenuto al Consumer Electronics Show 2009 di Las Vegas chiedendo maggior rispetto per i non vedenti da parte dei gruppi attivi nella telefonia mobile poiché, con l’introduzione del touchscreen, si corre il rischio di tagliar fuori dall’innovazione tecnologica chi non ha a disposizione la vista per interagire con il device. A distanza di pochi mesi, infatti, Nokia giunge per prima sul problema proponendo una soluzione che fa leva sul Braille.
L’appello di Stevie Wonder aveva sollevato una questione fondamentale: con lo spostamento delle interfacce verso una interazione tattile basata su stimoli visivi, infatti, si taglia fuori completamente chi dello stimolo visivo non può far uso. L’introduzione dei nuovi smartphone, insomma, implica un pesante dazio per chi deve fare i conti con la cecità. Così l’artista al CES, parlando direttamente al cuore di chi sviluppa per il mobile: «Se poteste compiere qualche passo avanti, potreste darci l’emozione, il piacere e la libertà di essere parte [delle nuove tecnologie, ndr]». Al suo appello aveva fatto coro Chris Danielsen, portavoce della National Federation Fot The Blind: «Non vogliamo rallentare il progresso tecnologico. Diciamo semplicemente: pensa all’interfaccia e organizzala in modo tale che sia semplice. Più rendi semplice una interfaccia di un prodotto, più persone riuscirai a raggiungere siano esse vedenti o non vedenti».
Eccola la soluzione: Nokia Braille Reader è una applicazione in beta release che, distribuita gratuitamente, permetterà di leggere un SMS tramite feedback tattile. L’applicazione è già in distribuzione e può essere scaricata per valutare l’opportunità ed eventualmente collaborare, tramite feedback, allo sviluppo della soluzione:
Nokia Braille Reader è stato sviluppato da Nokia in collaborazione con la Tampere University e la Federation of Visual Impairment. Può essere installato su tutti i dispositivi s60 5a edizione, ivi compresi gli ultimi Nokia N97, 5800 XpressMusic, N97 mini, 5530, 5230 ed X6. Non è probabilmente una soluzione universale a tutti i problemi di interazione con il touchscreen da parte dei non vedenti, ma è almeno una presa di coscienza: ogni interfaccia ha le sue barriere e solo l’abbattimento delle stesse permette un adattamento congegnale dell’interfaccia stessa alla totalità degli utenti.