La magistratura romana ha accolto un’azione inibitoria attivata dal Movimento Consumatori nei confronti della stessa Wind riguardo alla diffusione dei dati sulla copertura nazionale della propria Adsl fornita sul siti della società.
L’associazione ha diffuso una nota nella quale si legge che, “sul sito di Libero gli utenti potevano verificare se la loro zona era coperta dall’Adsl, ma ogni volta il risultato era positivo, anche quando effettivamente non era ancora possibile usufruire della banda larga per quella linea telefonica”.
Wind quindi secondo quanto indicato dalla magistratura, dovrà modificare la procedura telematica per fornire all’utente, che interroga il sito per verificare la copertura, una risposta corretta e pubblicare il dispositivo della sentenza sui quotidiani a diffusione nazionale, La Repubblica ed Il Messaggero, entro e non oltre il 6 luglio 2007.
In caso contrario, il Movimento consumatori darà esecuzione alla sentenza del Tribunale.