4 GB di RAM, 16 GB di storage e un processore Intel o AMD: questi sono i requisiti minimi per dare nuova vita ai milioni di PC che, con la fine del supporto a Windows 10 nel 2025, rischierebbero di diventare rifiuti elettronici. La soluzione proposta si chiama ChromeOS Flex, il sistema operativo leggero di Google progettato per trasformare vecchi computer in dispositivi veloci ed efficienti.
L’ultima innovazione di Mountain View promette di rivoluzionare il modo in cui gestiamo i nostri dispositivi obsoleti. ChromeOS Flex è compatibile con la maggior parte dei PC Windows e Mac prodotti nell’ultimo decennio, garantendo prestazioni sorprendenti con tempi di avvio che possono raggiungere i 6 secondi e aggiornamenti completamente automatizzati.
L’installazione è pensata per essere particolarmente accessibile, anche per gli utenti meno esperti. Basta utilizzare un computer funzionante per creare una chiavetta USB di avvio tramite il Chromebook Recovery Utility. Una volta modificate le impostazioni del BIOS, il processo di configurazione risulta fluido e veloce.
È importante sottolineare che questa soluzione non è adatta a tutti gli scenari. Gli appassionati di videogiochi potrebbero trovare ChromeOS Flex limitante, data la scarsa compatibilità con i titoli per PC. Anche i professionisti che utilizzano software specifici per Windows o macOS potrebbero dover cercare alternative basate sul web, non sempre in grado di soddisfare le loro esigenze.
Tuttavia, per chi utilizza principalmente il browser per lavoro, studio o intrattenimento, ChromeOS Flex rappresenta un’opportunità concreta per allungare la vita dei propri dispositivi, contribuendo al contempo alla riduzione dell’impatto ambientale. Prima dell’installazione, è comunque consigliabile verificare la compatibilità dei dispositivi consultando la lista ufficiale fornita da Google.