Tra le polemiche più frequenti vi è quella sulla lentezza con la quale il noto consorzio addetto alla manutenzione, presente e futura del Web, è solito presentare soluzioni definitive.
Negli ultimi giorni però ci sono stati molteplici annunci su tecnologie e metodologie differenti ed eccovi quindi una breve panoramica.
Si chiama SOAP il protocollo XML di scambio dati, tra i più diffusi, per XML e Web Services ed è solo il 27 Aprile che il consorzio W3 ha pubblicato le nuove raccomandazioni in merito: eccovi l’annuncio per la versione 1.2 di SOAP.
Altra news interessante riguarda il VoiceXML, lo standard addetto alla rappresentazione vocale dei nostri contenuti.
Questo standard è rivolto in particolare a quei browser capaci di assistere durante la navigazione gli utenti con difficoltà auditive, ma non mi meraviglierei se a breve anche i siti meno vicini a queste problematiche implementassero il formato in questione per riproporre il vecchio suono Welcome in home page, arricchendolo di funzionalità e utilità.
Per chi ancora si domanda cosa significa esattamente il Web semantico, ecco un’altra novità:
W3C Semantic Web Frequently Asked Questions.
Altra chicca dal consorzio, le best practices per l’internazionalizzazione dei documenti XML, da non perdere per chi sviluppa Web multi lingua.
Per concludere è stato annunciato il nuovo gruppo di lavoro per SML, dove subentrano due figure importanti: John Arwe, da IBM, e Pratul Dublish da casa Microsoft.
Altro nuovo progetto sicuramente interessante almeno a livello accademico, la working draft per la versione 3.0 di MathML, uno standard XML capace di rappresentare formule matematiche più o meno complesse in modo semantico, tramite XML.
Di materiale ce n’è in abbondanza, spero solo che questa improvvisa ventata di novità e cambiamenti non faccia deconcentrare il consorzio dalle problematiche più note e care a navigatori e sviluppatori, XHTML 2.0 o HTML 5 che sia.