Che il regolamento per l’assegnazione delle frequenze del WiMax italiano non fosse piaciuto a tutti lo sapevamo, sapevamo anche delle molte polemiche, sapevano ancora delle molte petizioni in favore di un WiMax italiano diverso.
Finalmente dopo lunghe discussioni si era giunti al tanto atteso momento dell’asta vera e propria, ma adesso c’è il fondato rischio che salti tutto!
Che è successo? L’azienda e piccolo provider MGM production group srl, che sottolineo è già licenziatario di una concessione WiMax in Germania, ha depositato un ricorso al Tar del Lazio contro il bando di concorso per il WiMax.
Il ricorso si basa sul fatto che la MGM contesterebbe il fatto che l’asta è aperta anche a chi dispone già di licenze Umts (gli operatori di telefonia mobile dunque).
L’azienda tedesca infatti sostiene che così facendo il WiMax resterebbe nelle mani dei soliti noti e si formerebbe quindi una sorta di pericoloso cartello.
Curiosamente (o forse no…) contro questo ricorso di sono già posti tutti gli operatori di telefonia mobile italiani. Questa mosse potrebbe far capire che il ricorso è fondato e cioè che gli operatori di telefonia mobile vorrebbero accaparrarsi le licenze WiMax italiane.
La diatriba legale è dunque partita. Al momento nulla cambia, ma se il Tar dovesse dar ragione alla MGM il bando potrebbe saltare e i tempi si dilaterebbero nuovamente.
Piccolo prezzo da pagare per avere un WiMax più competitivo e più libero? Chissà! Al momento aspettiamo la sentenza del Tar.