Il focus di Iliad rimane l’innovazione ed in particolare lo sviluppo del 5G. Benedetto Levi, CEO di Iliad Italia, ha partecipato nella giornata di ieri ad un’audizione alla Camera sul tema del 5G in Italia assieme ad alcuni dei suoi più diretti competitors e cioè TIM, Wind Tre, Vodafone, Fastweb e Open Fiber.
Levi, dopo una breve sintesi sui primi mesi di presenza di Iliad in Italia, ha affrontato il tema dello sviluppo del 5G che è prioritario per la sua azienda. Tuttavia, il CEO dell’operatore ha anche evidenziato come sia necessario che vengano poste in essere precise leggi che possano favorire gli investimenti in questo settore. In particolare, Levi ha affrontato il tema dei limiti delle emissioni che oggi potrebbero rappresentare un importante freno per tutti ed in particolare per Iliad che dovrà confrontarsi in alcune aree già oggi sature.
Per quanto lo sviluppo della sua rete proprietaria, l’obiettivo è quello di non rimanere in roaming per offrire il 5G ma di proporlo attraverso una rete proprietaria in grado di garantire l’accesso anche alle tecnologie 4G e 3G. Tuttavia, Levi ribadisce anche in questo caso il problema delle emissioni visto che in alcune zone particolarmente dense risulta problematico emettere le frequenze di cui l’operatore necessita per realizzare una sua infrastruttura.
Il CEO Benedetto Levi ha anche ribadito un concetto già espresso in passato e cioè che in questa fase tutti gli sforzi sono concentrati nel settore mobile. Nessun piano nel breve termine per entrare nel settore della telefonia fissa anche se nel medio periodo Iliad potrebbe diventare un operatore convergente. Se un giorno inizierà a proporre soluzioni di rete fissa, Open Fiber risulterebbe essere la scelta migliore come partner.
Il CEO di Iliad Italia ha anche evidenziato che la discesa in campo della sua società nel mercato italiano non ha danneggiato il settore delle TLC, quanto piuttosto è stata uno stimolo per spingere sugli investimenti.