Iliad ha deciso di rivolgersi ad AGCOM a causa delle difficoltà dei suoi clienti di ottenere la portabilità del loro numero da Vodafone. L’operatore francese ha saputo, in pochi mesi dal suo debutto, rivoluzionare il mercato della telefonia mobile in Italia. Questa rivoluzione ha causato anche un vero e proprio “esodo” di clienti da alcuni operatori ed in particolare da Vodafone. Le troppe richieste di potabilità, però, hanno creato un vero e proprio “ingorgo” che hanno generato importanti ritardi. Secondo indiscrezioni, questi ritardi si potrebbero quantificare in circa 100 mila SIM in attesa di portabilità.
Un ritardo che non è piaciuto ad Iliad che a metà agosto ha scritto sia ad AGCOM che alla stessa Vodafone lamentandosi della situazione. Questo collo di bottiglia nasce a causa del fatto che Vodafone dispone di una soglia massima di evasione di portabilità di 33 mila SIM al giorno. Soglia che esiste per tutti gli operatori. Per TIM, per esempio, tale limite è di 36 mila SIM al giorno. Tuttavia, esiste anche una delibera dell’AGCOM, la 147/11/CIR, alla quale si è appellato Iliad proprio per risolvere questa situazione.
Questa delibera mette in evidenzia che “ogni singolo operatore adegua la propria capacità giornaliera anche in funzione delle richieste di mercato”. Proprio per questo, da settembre la soglia di Vodafone è salita di ulteriori 3 mila unità al giorno. Questo aumento, però, sembra che non potrebbe bastare e proprio per questo AGCOM dovrà trovare un accordo che possa permettere di smaltire rapidamente tutti gli arretrati.
Secondo Il Sole 24 Ore, anche le portabilità da Vodafone a Wind Tre sarebbero rallentate per il medesimo motivo, ecco perchè l’intervento dell’AGCOM sarà molto importante per ristabilire un giusto equilibrio.
Del resto, i ritardi sulla portabilità non penalizzano solamente gli utenti ma anche gli operatori che ricevono i nuovi clienti in quanto, oltre a non ricevere il clienti, possono dover essere costretti a pagare una penalità per la mancata portabilità nei tempi previsti dalla legge.
Intoppi del genere, comunque, non sono nuovi nel panorama delle telecomunicazioni in Italia. Già in passato, infatti, ci furono casi simili. Tuttavia, quello che sta accadendo oggi è l’ennesimo segnale di come Iliad abbia saputo rivoluzione il mercato italiano della telefonia mobile.