Benedetto Levi ha concesso un’intervistata televisiva a Class CNBC che poi è stata ripresa da Milano Finanza in cui fa il punto della situazione su Iliad ed il mercato della telefonia mobile in Italia. Per il CEO del nuovo operatore che ha portato una vera e propria rivoluzione tariffaria in Italia, il progetto italiano deve essere visto di largo respiro e la conferma è nella partecipazione all’asta per il 5G dove Iliad si è aggiudicato le frequenze per creare una sua rete di quinta generazione. Trattasi di una chiaro segnale che Iliad fa sul serio in Italia.
Benedetto Levi ha confermato ulteriormente la promessa fatta ai suoi clienti e cioè che le tariffe non saranno mai rimodulate e sulle offerte tariffarie che arriveranno in futuro spiega che rimarranno sempre estremamente convenienti, semplici e trasparenti. Piena fiducia, invece, sul futuro. Il CEO di Iliad, infatti, evidenzia come il potenziale sia ancora molto alto e che Iliad possa disporre di una buona possibilità di crescita. Al momento del suo arrivo, infatti, il mercato italiano della telefonia mobile era statico, con i tre grandi operatori che si spartivano i clienti. L’arrivo di Iliad ha rotto questo equilibrio, rendendo il mercato molto più dinamico.
Proprio grazie all’arrivo del nuovo operatore, si stima che le tariffe siano calate mediamente di un 20-25% anche se in molti casi, precisa Levi, trattasi di prezzi vetrina che non tengono conto dei costi nascosti che molte offerte tariffarie presentano.
Tuttavia, Levi ci tiene a precisare che il baricentro delle sue offerte non è solo la convenienza ma anche la trasparenza verso i clienti con il contestuale rapporto di fiducia che sia crea. Molto interessante il dato evidenziato dal CEO Benedetto Levi che ogni volta che un operatore rimodula una propria offerta, aumentano le portabilità in entrata verso Iliad.
Il CEO di Iliad ha poi parlato della concorrenza e degli altri operatori virtuali ma il dato che emerge è che l’operatore francese sembra davvero avere le idee molto chiare sui suoi prossimi progetti per il mercato italiano.