Il problema dell’illuminazione all’interno di una casa, tecnicamente, non è complicato, ma senz’altro delicato a livello pratico. Infatti, ci si trova di fronte a questioni non soltanto tecniche, ma anche estetiche o di comodità (la posizione degli interruttori ad esempio) o più semplicemente di gusto personale.
Poniamo ad esempio che si desideri controllare un emettitore di luce da più di un punto. Senza l’uso della domotica una richiesta anche semplice come questa richiede l’utilizzo di altri materiali con conseguente aumento dei costi e della complessità. Se invece gli emettitori di luce sono controllati, ad esempio, da un telecomando, potranno essere regolati da qualunque punto della stanza.
La domotica però non offre soltanto una semplificazione tecnica, ma anche possibilità innovative.
Un ulteriore miglioramento si potrebbe introdurre tramite l’utilizzo di sensori di movimento. Rilevato un movimento, le luci si accendono, e si spengono dopo un certo periodo di inattività dei sensori. Per evitare spiacevoli inconvenienti i sensori potrebbero essere anche impostati su “sempre acceso” o “sempre spento” in situazioni particolari (ad esempio “sempre spento” durante il sonno).
O ancora si potrebbero usare sensori di luminosità: le luci si accendono in questo caso se il livello di luminosità dell’ambiente scende al di sotto di una soglia prefissata.
Tutti i sistemi sopra citati inoltre possono coesistere, assicurando ancora maggiore comfort ed efficacia.