È disponibile da meno di 24 ore, eppure il nuovo iMac a basso prezzo – almeno per gli standard tipici di Apple – ha già generato un fitto chiacchiericcio in Rete. E anche molte polemiche, poiché non tutti sembrano essere convinti dell’importante limitazione della dotazione hardware rispetto agli altri modelli della linea. Ad aggiungere benzina sul fuoco ci pensa il primo, e fulmineo, teardown: il nuovo desktop all-in-one non garantirebbe la sostituzione della RAM.
È il reseller statunitense Other World Computing a divulgare la notizia, pubblicando una fotografia della scheda madre del nuovo iMac da 21,5 pollici e dalle prestazioni sottostimate. Stando a quanto si apprende, la RAM sarebbe saldata direttamente sulla scheda logica, quindi non è rimovibile. Un fatto non da poco che potrebbe condizionare le scelte di acquisto degli utenti: gli iMac sono noti per la loro estesa longevità, gli 8 GB di memoria volatile concessi oggi potrebbero non essere più sufficienti fra qualche anno, considerato come con il passare del tempo sistemi operativi e applicazioni divengano via via più avidi di RAM.
I primi dubbi sulla mancata possibilità di sostituzione della RAM sono sorti nel tardo pomeriggio di ieri, quando alcuni utenti si sono chiesti la ragione di una singolare differenziazione su Apple Store fra i vari modelli di iMac disponibili. La versione a basso costo presenta infatti la dicitura “8 GB”, mentre quella successivo compresa di tutte le feature la nota “8 GB (2 da 4GB)”. Come in molti sapranno, la RAM è solitamente distribuita e aggiornata a coppie di banchi, anche per sfruttare al meglio le opzioni dual channel, quindi una simile precisazione tecnica ha lasciato intendere la presenza di una memoria non classica. Così è stato: le quattro unità di archiviazione volatile sono solidamente saldate sulla scheda madre, a lato di processore e dissipatore.
Per abbattere il prezzo di 200 euro rispetto al precedente listino, è evidente come Apple abbia dovuto tagliare l’eliminabile, optando per un processore Intel Core i5 da 1,4 GHz e per la scheda grafica Intel HD 5000. Ma se processore e GPU riescono comunque a garantire un ottimo utilizzo di base del desktop – evidentemente pensato per lo user dalle esigenze casalinghe, come la semplice navigazione o la visione di video in Rete – una RAM non aggiornabile sembra forse troppo, anche per i tanto fedeli utenti Apple. Avrà successo questa proposta o, in alternativa, i clienti continueranno a preferire le versioni canoniche di iMac?