iMac potrebbe aver iniziato la sua parabola discendente, nonostante l’ultimo modello ultrasottile sia in vendita da pochissimi giorni. È quanto rivela una ricerca di Topeka Capital Markets, che indica il desktop all-in-one verso il dimenticatoio entro il 2014.
iMac è sicuramente il computer più importante della storia recente di Apple, perché il responsabile della rimonta dell’azienda nel 1998 dopo le prime avvisaglie di fallimento. Da allora il desktop è sempre stato un successo in ogni sua edizione, determinando nuovi standard – e un gruppo nutrito di cloni – per il mercato. Il focus di Cupertino è però oggi cambiato, la società si sta infatti concentrando sui device da taschino, e presto iMac potrebbe finire la sua corsa.
Brian White, analista di Topeka Capital Markets, spiega infatti come il nuovo desktop all-in-one stia crescendo a velocità ben più contenute rispetto ai suoi predecessori, con la previsione di un 31% di margine in meno in confronto allo stesso quarto fiscale dell’anno precedente. Certo, la versione supersottile ha subito – e continua a subire – sistematici ritardi di distribuzione, quindi è normale che si registri un calo nel periodo natalizio rispetto allo scorso anno, quando gli stock erano tutt’altro che scarsi. Il dato è però destinato a decrescere ancora, aggiungendo un ulteriore -20% entro la fine del 2013. Già nel 2014, iMac varrà soltanto il 2% degli introiti totali di vendita fra tutti i prodotti Apple, contro il picco dell’11% raggiunto nel 2011.
Con simili dati, c’è chi è già pronto a suonare la marcia funebre per il più longevo dei computer Apple. Le motivazioni di una prematura scomparsa – anche se si tratta di una previsione azzardata, perché nel 2014 il mondo dei tablet e degli smartphone non sarà ancora sufficientemente avanzato da sostituire i desktop tout court – non sono però da ravvisare in uno scarso appeal del prodotto o in misure produttive che hanno fatto storcere il naso ai clienti. Il nuovo iMac è sicuramente un prodotto all’avanguardia sia in potenza che in design, dal nuovo FusionDrive fino alle saldature prese in prestito dall’industria aerospaziale. Semplicemente, cambiano le abitudini di consumo degli utenti generici, ben disposti a sostituire il computer di casa con un versatile laptop o un comodo tablet per operazioni di base come la navigazione o i social network. iMac rimarrà, quindi, ma a favor di professionisti e appassionati.