Non giungerà nelle mani dei consumatori prima del prossimo dicembre, eppure qualche dettaglio aggiuntivo su iMac Pro emerge dall’ultima beta di macOS High Sierra, consegnata agli sviluppatori pochi giorni fa. Così come riporta Pike’s Universum, il desktop professionale vedrà il supporto alla nuova piattaforma Purley per processori Intel Xeon, nonché un coprocessore ARM con compiti di sicurezza.
Così come svela l’analisi del sistema operativo in beta, macOS 10.13 sarà in grado di supportare le specifiche Secure Enclave, già da tempo introdotte su iOS e pronte a sbarcare anche sui desktop Mac proprio con iMac Pro. Il sistema è già stato impiegato per i recenti MacBook Pro con Touch Bar, progettati per sfruttare la capacità di elaborazione di un coprocessore ARM per amministrare sia la barra OLED che il lettore di impronte digitali Touch ID.
Non è però tutto poiché, così come già specificato in apertura, i nuovi iMac Pro saranno in grado di sfruttare il socket Intel LGA3647, quindi compatibile con la piattaforma Purley Xeon. Questa è stata progettata per risultare compatibile con le configurazioni Xeon E5 e Xeon E7 di livello server, per supportare processori da 8, 10 o 18 core. Ancora, in macOS High Sierra sono stati trovati dei riferimenti ai chipset Intel Basin Falls, per supportare i processori Core-X, con un’interoperabilità Kaby Lake e Skylake, sempre fino a 18 core.
Alle configurazioni di processore, così come già noto, si aggiungerà la nuova GPU Radeon Pro Vega, appositamente creata per garantire fluidità sia nell’editing video che nelle elaborazioni CAD, ma anche e soprattutto per la realtà virtuale. Inoltre, il desktop all-in-one verrà completato con il supporto a una RAM fino a 128 GB ECC, nonché 4 TB di spazio SSD. Il lancio è previsto per il mese di dicembre, praticamente in concomitanza con gli acquisti per le festività natalizie, con prezzi a partire da 4.999 dollari.