“Sognalo. Sviluppalo. Vivilo”. Con queste parole Microsoft ha introdotto al mondo dell’Imagine Cup 2013, competizione internazionale che da poche ore ha concluso la propria tappa italiana alla ricerca dell’app e del team che andranno in Russia nel mese di luglio per confrontare le proprie idee a quelle degli altri partecipanti da tutto il mondo. L’Imagine Cup è questo: è un sogno, portato avanti da decine di ragazzi che lo hanno codificato per proporlo alla giuria prima ed al mercato poi; un esperimento di sviluppo, nel quale team più o meno rodati approfondiscono le proprie conoscenze per dar vita a quella che in principio è soltanto una idea; un progetto vero e proprio, un percorso da portare a compimento, una sublimazione che trasforma l’idea di massima in opportunità di lucro ed in pulsione imprenditoriale.
La tappa italiana dell’Imagine Cup si è tenuta a Roma presso l’Università Roma Tre, ove il team “Next Generation” del gruppo Microsoft (in collaborazione con sponsor del calibro di Avanade, Acer, Devleap e Intel) ha allestito quanto necessario per consentire alle squadre in gara di esprimere al meglio le loro idee. Idee non banali, costruite su tecnologie complesse ed intrise di innovazione: progetti di vario tipo, ma tutti accomunati dalla medesima volontà di trovare nelle nuove tecnologie la chiave di volta per sviluppare l’applicazione in grado di risolvere un problema, cambiare un’esperienza, coinvolgere persone. Due giurie si sono divise i compiti di analisi sulle startup in gara, incrociando poi le opinioni per arrivare alla scelta finale: la vittoria è andata all’ATS Team (Andrea Cesaro, Giuseppe Russo, Paolo Tagliaferri e Flavio Lambiase) ed alla sua “Safe Sex“.
Safe Sex è «un portale gestibile da mobile che consente in ogni momento di avere a disposizione consulenti medici, informazioni sulle malattie a trasmissione venerea, consigli e suggerimenti, ma anche dei database che in tempo reale forniscono la posizione di ospedali con pronto soccorso, farmacie di turno e persino l’ubicazione dei distributori di preservativi più vicini». Con una presentazione che non ha mai neppure sfiorato il pruriginoso, il team ha saputo conquistare la vittoria grazie ad una idea estremamente utilitaristica, basata sulla formazione e sulla necessità di reperire informazioni affidabili all’interno di un contesto spesso ostacolato da tabù, paure e vincoli psicologici.
L’evento non ha soltanto espresso singoli talenti e singole idee, però: ancor più importante è stato il fermento vissuto a cavallo tra l’Imagine Cup ed il successivo .Net Campus, quando l’energia delle “nuove generazioni” si è riversata tra le aule di Roma Tre veicolando tutte le pulsioni verso l’orizzonte dello sviluppo e del mondo delle app. Microsoft e Intel, soprattutto, hanno promosso le grandi opportunità che si aprono di fronte ai giovani delle nuove generazioni, i quali possono identificare nello sviluppo un nuovo trampolino di lancio sul quale applicare le proprie idee in cerca di opportunità. Le risorse non mancano: il supporto alle startup e gli appoggi in fase di sviluppo sono garantiti dagli stessi gruppi presenti, preparando così un sostrato sul quale l’impegno e la passione non possono che dare buoni frutti.
L’ATS Team potrà ora volare in Russia portando la bandiera italiana nella sfida contro gli altri team selezionati a livello internazionale: un bandiera che vuol essere vessillo dell’intero fermento che la comunità developer italiana sta esprimendo, ricordando soprattutto all’Italia come non serva un passaporto USA per poter avere una buona idea, un buon talento e le risorse necessarie per farsi notare.