Bizzarra e al tempo stesso preoccupante la vicenda riportata nelle ore scorse da Gizmodo. Protagonisti un dipendente Apple, un possessore di iPhone 4S e un bug dell’applicazione iMessage, che stando a quanto accaduto rappresenta una grave minaccia per la privacy degli utenti.
Tutto ha avuto inizio quando una donna ha portato il dispositivo presso un Genius Bar per segnalarne alcuni problemi. Un dipendente ha preso in carica il melafonino, restituendolo poi perfettamente funzionante, ma ignaro di ciò che sarebbe successo di lì a poco. L’iPhone è infatti diventato un vero e proprio “buco della serratura” dal quale spiare la vita privata di Wiz (il dipendente Apple), permettendo l’accesso completo a informazioni come i messaggi scambiati, le fotografie scattate e molto altro ancora, come si può notare dalle immagini contenute nella galleria seguente.
[nggallery id=908 template=inside]
Ironicamente, un bug Apple che colpisce chi lavora in Apple, ma potenzialmente capace di mettere a repentaglio la privacy di chiunque. La causa di tutto è infatti da ricercarsi nel fatto che, durante la riparazione, Wiz ha inserito la propria scheda SIM personale nell’iPhone in assistenza, trasformandolo così involontariamente in un dispositivo capace di spiare la sua vita privata.
Apple non si è ancora pronunciata in via ufficiale sulla questione, ma considerata l’entità del problema e i potenziali rischi annessi è lecito attendersi il rilascio di un bugfix al più presto. Nel frattempo, meglio evitare di mettere la propria SIM nel melafonino altrui.