Con Windows è possibile importare facilmente le foto scattate con una fotocamera digitale.
L’operazione è davvero semplice e veloce, alla portata di tutti, quindi non voglio più sentire nessuno che tiene archiviate le foto nelle schede di memoria, senza scaricarle e si limita a visualizzarle sul display della fotocamera.
Non fate neanche stampare le vostre foto senza sceglierle per bene: in questo modo ci si ritrova ad averne troppe simili, o ad averne stampate alcune che avrebbero avuto bisogno prima di qualche piccolo ritocco (che si può richiedere anche dove si fanno stampare, se non si è in grado di farlo autonomamente), quale una correzione degli occhi rossi, di una lieve sfocatura indesiderata, un ritaglio e così via.
Vediamo insieme quali sono i passaggi per scaricare le foto con Windows Vista.
Una volta scattate le foto che vogliamo importare, colleghiamo la fotocamera al computer tramite il cavetto USB in dotazione, poi accendiamola.
Il computer riconoscerà automaticamente la fotocamera: attendiamo eventualmente qualche secondo e vedremo che si apre la finestra dell’autoplay, che ci permette di scegliere tra le varie operazioni che è possibile effettuare su quel tipo di dato (nel nostro caso i file di immagine). Scegliamo “Importa immagini”. Se abbiamo disabilitato l’autoplay la finestra non si aprirà da sola, ma sarà sufficiente, per trovare “Importa immagini”, andare su “Computer” dal desktop e cliccare col tasto destro sull’icona della fotocamera che sarà comparsa nella sezione “Dispositivi portatili”.
Accederemo ora all’importazione guidata. Di default avremo solo un’opzione da scegliere: il “tag”, cioè un nome per le foto, che permetta di identificarle facilmente per la catalogazione. Inseriamo, per esempio, il tag “fotoMie”.
Le foto scaricate avranno come nome il tag che abbiamo scelto, seguito da un numero progressivo: nell’esempio, saranno “fotoMie 1”, “fotoMie 2”, “fotoMie 3”, etc.
Sempre per impostazione predefinita, le foto saranno salvate in una cartella con lo stesso nome (nell’esempio la cartella “2008-06-08 fotoMie”), che verrà creata all’interno di “Immagini”, che a sua volta si trova nella cartella dei nostri file personali, che si chiama con il nostro nome utente.
Potrebbe bastare così e potremmo cliccare su “Importa” ma, se vogliamo modificare le impostazioni predefinite, possiamo cliccare sulla voce azzurra “Opzioni” in basso a sinistra per espandere la finestra, che presenta delle voci intuitive. Possiamo per esempio modificare il nome della cartella, scegliendo dal menu a tendina la voce “Tag”, in sostituzione di “Data importazione + Tag” (la cartella si chiamerà semplicemente “fotoMie”). Sotto ai primi quattro campi verrà visualizzato un esempio del nome della cartella e dei file, per facilitare ancora di più la comprensione.
Sotto abbiamo altre opzioni: se non spuntiamo la voce “Cancella sempre dalla fotocamera dopo l’importazione”, le foto scaricate resteranno comunque anche nella memoria della fotocamera, dunque a meno di esigenze particolari dovremo ricordarci poi di cancellarle, altrimenti continueranno a occupare spazio nella scheda di memoria e verranno scaricate di nuovo all’importazione successiva. Consiglio comunque di non spuntare la voce ed effettuare la cancellazione dalla fotocamera, in modo che eventuali problematiche durante l’importazione non ci facciano perdere definitivamente i dati: la procedura è pensata per essere sicura, ma non si sa mai.
Una volta soddisfatti di tutte le opzioni, diamo l’ok e procediamo all’importazione, la cui durata effettiva dipenderà dal numero e dalla dimensione delle foto.
Una grande limitazione dello strumento di importazione, che non era presente in Windows XP, è l’impossibilità di scegliere quali foto importare: se abbiamo nella fotocamera foto relative a eventi diversi saremo costretti a scaricarle tutte insieme e sotto lo stesso nome, per poi eventualmente separarle e rinominarle dall’archivio.
I formati supportati sono JPG (il più usato nelle fotocamere compatte), TIFF, PNG e RAW (più usato nelle fotocamere reflex). Con i primi due avremo anche la possibilità di inserire dei metadati, che ci potranno aiutare per la catalogazione.