Il conto alla rovescia è quasi finito: dal 1° settembre 2024, il digitale terrestre cambierà definitivamente volto passando allo standard DVB-T2. Molti televisori, pur funzionando alla perfezione, potrebbero non essere compatibili con il nuovo segnale. Non c’è comunque da preoccuparsi se la TV non riesce a gestire il segnale DVB-T2. Esistono decoder esterni che risolvono facilmente il problema. Detto questo è possibile verificare in autonomia se la TV è compatibile, per capire se la smart TV sia pronta ad accettare il nuovo segnale DVB-T2.
I televisori prodotti dalla fine del 2018 in poi, molto probabilmente, supportano il nuovo standard. Ma se non si è sicuri dell’anno preciso di produzione, c’è un metodo davvero immediato per verificare la compatibilità. Per verificare se la TV accetta il nuovo segnale, basta cercare il canale 100 o 200. Se sullo schermo appare la dicitura “Test HEVC Main 10”, significa che la TV supporta pienamente il nuovo standard DVB-T2. E se non apparisse Test HEVC Main 10 cosa bisogna fare? Non bisogna certamente buttare la TV.
Basta semplicemente acquistare un decoder DVB-T2. I modelli sono tantissimi. Si passa da quelli “invisibili” modello Chromecast, sospesi dietro la TV, fatti apposta per le televisioni appese al muro, a quelli classici, i piccoli set top box che hanno invaso le nostre case ai tempi del passaggio al primo digitale terrestre, quando ancora era la norma trovare nelle case le vecchie TV a tubo catodico. E poi ci sono anche i decoder più evoluti, ovviamente un filo più costosi (ampiamente sotto i 100 euro comunque) capace di rendere le TV non solo compatibili col vecchio segnale ma anche più smart di quello che sono essendo dei box TV Android.