In una società in continuo movimento, di merci e di persone, diventa sempre più importante per le aziende adeguarsi ai nuovi target che si formano da questi spostamenti.
Ogni paese ha la sua percentuale di immigrati, provenienti da culture e stati diversi, e deve cercare di trovare un terreno comune per poter comunicare un “messaggio universalmente”, capace di generare un feedback.
Per questo motivo, molte imprese stanno inserendo il marketing multiculturale come fondamento strategico all’interno dei loro piani di sviluppo. Infatti, questo tipo di approccio è fondamentale per aumentare e diffondere il valore della marca e per migliorare positivamente le performance di business.
Secondo una recente ricerca dell’ANA (Association of National Advertisers), il 77% delle aziende intervistate stanno utilizzando il marketing multiculturale e di queste il 45% è pienamente soddisfatto di tale strategia, mentre il 26% è poco soddisfatto.
I problemi negativi da affrontare dipendono dal non avere dei finanziamenti adeguati, dalla mancanza di partner e da un inefficace sostegno interno all’azienda stessa.
Gli elementi di questo studio, inoltre, mostrano quali siano i mezzi di comunicazione utilizzati per questo tipo di approccio: la stampa continua ad essere il media principale per raggiungere un pubblico multiculturale (65%), seguita da vicino dalla TV (61%), poi ci sono le sponsorizzazioni (54%), le relazioni pubbliche (54%), la radio (53 %), il marketing in-store (51%) e le manifestazioni (51%). La pubblicità online stranamente mantiene il valore più basso (49%).
Questi dati sono destinati a crescere e ad evolversi, bisognerà però verificare la valenza economica che il marketing multiculturale potrà produrre e in previsione del costante sviluppo della globalizzazione e del commercio online saranno sicuramente positivi.