Dragon Age: Origins sarà un gioco dai toni decisamente adulti se, come è stato appena rivelato, al suo interno non mancheranno riferimenti sessuali più o meno espliciti. Nel corso della storia si potranno infatti visitare bordelli, intrattenere relazioni omosessuali con elfi, incontrare nani transgender e chi più ne ha più ne metta!
Ma i riferimenti sessuali andranno decisamente al di là di questi aspetti più leggeri, rivelandosi una componente di un certo peso nell’economia stessa del gioco. Durante la partita, infatti, si potranno scoprire informazioni di rilievo sugli altri personaggi del party proprio in riferimento alle loro specifiche tendenze.
Ciò non si tradurrà in atteggiamenti particolarmente volgari né in eccessi di alcun genere. I personaggi femminili saranno in linea di massima propensi a relazioni stabili e durature con un singolo partner, mentre un personaggio gay preferirà una storia aperta e senza troppo impegno.
Oltretutto occorreranno diverse ore di gioco (almeno 60, a quanto pare), prima che le cose si facciano realmente calde: sarà allora che alcuni dei PNG del gruppo cominceranno a mostrare interesse verso possibili rapporti sentimentali con il protagonista, e non mancheranno occasioni per assistere a scene con baci, flirt occasionali e accenni a rapporti completi (che, naturalmente, non verranno mostrati in modo esplicito…).
Alcuni dei personaggi si riveleranno perfino capaci di vere e proprie scene di gelosia, mentre altri appariranno più propensi a una certa libertà nelle relazioni.
Chi ha già avuto modo di provare il gioco consiglia di salvare spesso, per poter sperimentare tutte le possibilità offerte dai diversi modi di relazionarsi ai vari PNG, e scoprire in questo modo le particolari meccaniche delle quali BioWare ed Electronic Arts hanno deciso di servirsi per dare uno spessore ancor maggiore a questo attesissimo RPG.