In India il servizio di sicurezza blocca il VoIP

In India il servizio di sicurezza blocca il VoIP

Niente più chiamate via Internet per i cittadini dell’India. L’Intelligence Bureau, infatti, ha richiesto al Governo indiano di bloccare le applicazioni che permettono le comunicazioni tramite VoIP proprio per garantire la sicurezza del Paese.

Infatti, il vantaggio del servizio Voice Over IP, tra cui la riduzione dei costi, ha fatto si che la maggior parte delle aziende adottasse tale tecnologia per le comunicazioni. In realtà, però, secondo le forze di sicurezza, la rete VoIP potrebbe essere utilizzata per scopi terroristici.

A tale richiesta, il Department of Telecom (DoT), nonostante la forte crescita del settore, la presenza di circa 39 Provider di telefonia VoIP e i 130 milioni di minuti di chiamate effettuate nei soli primi mesi del 2009, ha deciso di bloccare le applicazioni e le comunicazioni via Internet proprio perché non possono essere adeguatamente monitorate e controllate.

Non è solo il mondo business ad utilizzare ampiamente la tecnologia VoIP, ma anche una vasta fascia di utenti privati, tuttavia l’assenza del Caller Line Identification (CLI), ovvero il servizio che consente di identificare il chiamante, non consente di fatto di identificare l’origine della comunicazione.

In questo modo, nonostante i vantaggi del Voice Over IP, il rischio terrorismo viene considerato troppo elevato rispetto ai benefici di questo metodo di comunicazione. Per cui, fino ad una nuova comunicazione da parte dell’Intelligence Bureau, in India, non è consentito usufruire dei servizi VoIP.

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