E’ vero che negli ultimi due anni l’ADSL è migliorata come prezzi (basta pensare che l’ADSL da 1,2 Mbit nel 2001 costava circa 62 euro), ma nonostante ciò rimane sempre la più cara in confronto alle altre nazioni.
In televisione si vedono spot televisivi in cui gli operatori ci propongono l’ADSL e servizi basati su ADSL (IPTV, VoIP, ecc.) a prezzi vantaggiosi, certo per noi italiani sembra davvero basso il prezzo, ma appena si guardano le offerte estere ci si accorge che i prezzi delle ADSL italiane sono molto care, a dare la notizia è l’AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), lo studio condotto dall’AIIP è disponibile sul sito www.aiip.it
L’AIIP ribadisce che i consumatori pagano lo scotto di prezzi all’ingrosso troppo salati, in realtà questo scotto (uno dei tanti) è stato creato appositamente da Telecom Italia per far si che le ADSL degli altri operatori risultino costose e poco vantaggiose a livello di prestazioni, in modo che l’utente scelga l’ADSL di Telecom Italia che invece offre prestazioni e costi non troppo esosi (ovviamente Telecom è proprietaria delle rete e paga zero).
Secondo l’AIIP, l’unico modo per dare una scossa ai prezzi del mercato wholesale è avere subito la disponibilità del bitstream, solamente in questo modo si possono avere offerte più competitive un diminuzione notevole dei prezzi.