Red Dead Redemption, titolo in sviluppo presso gli studi di Rockstar Games, è stato presentato con ulteriori dettagli in occasione del recente Penny Arcade Expo 2009, a Washington, e tra le caratteristiche più interessanti del summenzionato gioco è sicuramente da annoverare la possibilità di esplorare il mondo aperto che esso propone.
Il selvaggio West fa da sfondo all’intero titolo e, proprio in quanto selvaggio e senza regole, il giocatore potrà persino uccidere tutti gli esseri viventi presenti nel mondo di gioco, dai piccoli conigli che si aggirano ignari nelle desolate lande polverose agli orsi aggressivi e minacciosi, passando per i cavalli (anche il proprio) ed altro ancora.
Un altro aspetto promettente e sicuramente interessante del gioco è la cura per l’ecosistema animale che Rockstar Games ha riposto in esso, in virtù del quale sarà possibile osservare l’animale più grosso cacciare quello più piccolo, e persino le più grosse e temibili fiere spaventarsi alla vista dell’uomo, per antonomasia in cima alla catena alimentare.
Il giocatore vestirà i panni di John Marston, un fuorilegge riformato che vuole abbandonare la sua vita fatta di peccato e diventare onesto. Il governo, però, chiederà a John di occuparsi di alcuni affari illeciti, pena la morte della sua famiglia. Giocoforza, il povero John dovrà accettare gli incarichi che gli saranno conferiti, suo malgrado.
Una delle prime missioni, tanto per citare qualche esempio concreto di gameplay, prevede che il giocatore, nei panni del summenzionato John, arrivi ad un appuntamento con dei banditi per uno scambio di ostaggi ma, per un fraintendimento, la situazione degenera e John è costretto a fare sfoggio delle sue abilità da pistolero.
Oltre al cavallo sarà possibile utilizzare anche il treno come mezzo di trasporto per spostarsi velocemente nel gioco (un po’ come avveniva con i taxi di Grand Theft Auto IV), i battelli a vapore, le diligenze ed altro ancora.
Il gioco è ambientato tra il 1901 e il 1910 e tutto, dagli usi e costumi degli abitanti delle piccole città, alle armi e all’abbigliamento, riflette il periodo storico in cui il titolo trova collocazione.