Un equipaggio francese sta riparando due cavi sottomarini per le telecomunicazioni danneggiati lo scorso venerdì. Il fascio di cavi è stato parzialmente tranciato in un punto imprecisato tra la Sicilia e la Tunisia. La rottura ha portato all’interruzione del passaggio di dati e fonia.
La rottura è stata probabilmente causata da un’ancora che, scarrocciando sul fondale, ha incontrato questo ostacolo a rallentare il suo percorso. L’Egitto ha comunicato di aver risolto i suoi problemi instradando momentaneamente le comunicazioni verso direttrici alternative. Tuttavia, le condizioni restano decisamente problematiche per molti altri stati del quadrante medio-orientale.
Un robot sottomarino, denominato Hector, sta cercando i capi dei due cavi. Una volta rintracciati, i cavi verranno portati in superficie, dove troveranno ad attenderli l’equipaggio della Raymond Croze, una particolare imbarcazione che ha a bordo tutte le dotazioni necessarie per la riparazione. Non è chiaro quanto durerà il lavoro di ricerca del robot, poichè l’ancora potrebbe aver trascinato il fascio di fibre per chilometri.
Secondo gli esperti potrebbero essere necessari alcuni giorni per riparare il guasto. Questo malfunzionamento potrebbe portare delle serie ripercussioni negative relativamente alle economie delle aziende dei paesi interessati. France Telecom ha annunciato che probabilmente riuscirà a riparare i due cavi entro la fine dell’anno. Nell’incidente, si pensa sia stato danneggiato anche un cavo terzo: quest’ultimo non è però gestito dallo stesso consorzio e verrà quindi riparato da un’altra imbarcazione. Non è la prima volta che questa direttrice viene interessata da incidenti simili: alcuni mesi fa ci furono seri problemi nelle comunicazioni medio-orientali a causa dell’interruzione della linea gestita dal consorzio SEA-ME-WE4/Flag Telecom sulla dorsale che da Marsiglia porta i dati fino a Singapore.