In tutto il mondo continua il braccio di ferro tra i detentori dei diritti d’autore che vorrebbero bloccare la pratica del P2P e dello streaming online e tra chi dice invece che la rete è libera e dunque non possono sussistere vincoli e limitazioni. Tuttavia c’è un Paese Europeo in cui il P2P è addirittura legale e questo Paese è la Svizzera. Il Consiglio federale Elvetico ha infatti preso una decisione storica dopo aver studiato e analizzato la questione per mesi.
Dunque la Svizzera non cambierà di una virgola l’attuale legge sul Copyright e continuerà a essere permissiva sul P2P e sullo streaming dei contenuti online che di fatto possono considerarsi quasi legali a tutti gli effetti.
Attenzione però, qui si parla comunque di condivisione di file legali e uso generico dei software e strumenti per la condivisione. Anche in Svizzera scambiarsi file pirata è ovviamente illegale anche se si tende a colpire solo coloro i quali scambiano grosse quantità di file piuttosto che pochi file una tantum.
La motivazione di questa posizione che ovviamente ha fatto andare su tutte le furie tutti coloro che si occupano della difesa del Copyright è la seguente: per la Svizzera il P2P non è sbagliato perché è l’industria e il mercato in genere a non essersi adeguato ai nuovi usi e costumi dei consumatori.
Per gli svizzeri infatti ogni volta che arriva una nuova tecnologia che tocca i media, si scatenano sempre battaglie spesso inutili e controproducenti. Nuove tecnologie significano infatti sapersi anche adeguare a nuove regole e nuovi schemi e non forzare un ritorno al passato.
Questa la decisone della Svizzera che va in controtendenza con il resto del mondo. I commenti ovviamente non si sono fatti attendere e sono in alcuni casi davvero pensati. Per esempio Enzo Mazza, presidente della Federazione dell’industria musicale italiana ha dichiarato:
È il Paese che ha conservato i tesori dei più grandi criminali della storia da Bokassa a Bin Laden e ha opposto per anni il segreto bancario per proteggere gli evasori fiscali. Oggi tutela i ladri del web. è innovazione tecnologica anche questa.