Sempre più forte il legame tra il web e il mondo dei viaggi e delle vacanze. Una ricerca commissionata da Google a TNS e volta a esplorare le modalità di pianificazione di viaggi e vacanze rileva che nel corso del 2012 il 76% degli intervistati ha utilizzato Internet per ricerche e pianificare i propri viaggi. E il 36% lo ha fatto utilizzando lo smartphone.
L’indagine ha raccolto un campione nazionale di 5.145 persone di età compresa fra i 18 e i 65 anni in due diverse date, nel novembre dell’anno scorso e lo scorso gennaio. Secondo le risposte degli intervistati il web risulta essere lo strumento più utilizzato alla ricerca di ispirazione: quasi la metà dichiara di aver pensato alla destinazione grazie alla rete, o perché ha trovato un’offerta online (26%) o ha visto foto o letto esperienze sui social network (22%). Il 16% si è, invece, ispirato ai siti di recensioni di viaggi.
In particolare sono i più giovani a cercare con maggior frequenza informazioni sul web, non solo attraverso Pc e tablet (50%), ma anche tramite smartphone (36%). L’utilizzo dei dispositivi mobile cresce sensibilmente, mostrando potenzialità di utilizzo molto interessanti per gli operatori del settore turistico in grado di sfruttare queste opportunità.
Nel comunicato stampa di Google, che naturalmente si sente coinvolto nel settore, sia in qualità di motore di ricerca – basti pensare a Google Flight – sia come piattaforma pubblicitaria, Alhena Scardia, industry head travel di Google Italy, così commenta:
Internet si conferma come il mezzo più utilizzato nel momento di ispirazione del viaggio e in quello di acquisto vero e proprio. Gioca un ruolo importante anche durante la vacanza rispondendo al bisogno di informazioni una volta raggiunta la destinazione, anche grazie alla crescente diffusione di smartphone e tablet. Ecco perché per le aziende e i brand che operano nel settore del turismo è importante essere presenti in ogni fase del processo di ideazione, organizzazione e acquisto del viaggio, adottando una strategia mirata in grado di sfruttare le enormi potenzialità del mobile per entrare in contatto con i potenziali clienti.
Siti e applicazioni si stanno moltiplicando, ma il settore è largamente migliorabile e ci sono intere quote di mercato ancora scoperte. Inoltre in campo ci sono la complessa relazione tra il risultato della ricerca e la sponsorizzazione turistica, che tanto fa discutere ed è alla base dell’accordo fra Google e Unione Europea, e la questione altrettanto delicata delle recensioni dei clienti, il cui peso algoriritmico e pubblicitario ha portato a una distorsione con alcuni casi di clienti pagati per recensioni positive oppure di ricatti verso alberghi, ristoranti, agenzie, per ottenere sconti ed evitare stroncature online.
La soluzione è sicuramente la professionalizzazione, e la diffusione di una cultura matura della e-commerce. Gli utenti e consumatori, però, devono potersi affidare primariamente a un web ben realizzato e indicizzato, altrimenti anche i motori e le app non possono fare miracoli. Anche per questo l’esempio di Governodelturismo è emblematico.