Tecnologie di assistenza alla guida, sistemi di infotainment e auto a guida autonoma potranno diventare di uso comune solo se i produttori riusciranno ad offrire veicoli a prezzi accessibili a tutti. Per ottenere questo risultato, Intel ha annunciato In-Vehicle Solutions, una completa piattaforma hardware/software che permette all’industria automobilistica di ridurre i tempi e i costi di sviluppo. L’obiettivo del chipmaker di Santa Clara è sostenere l’evoluzione delle funzionalità disponibili oggi, aggiungendo un’esperienza di guida avanzata.
Intel In-Vehicle Solutions è una piattaforma hardware “application ready” basata su Linux. Il modulo di calcolo integra un processore Atom E3800 e potrà essere configurato dai singoli carmaker in base alle proprie esigenze. Sono presenti tutte le funzionalità minime richieste dall’industria automotive, come avvio rapido in due secondi, connettività (Bluetooth, Ethernet, USB, GPS, moduli 3G, 4G e WiFi) e multimedia (audio Dolby e DTS, video SD e HD, tuner TV). Non manca ovviamente il supporto per videocamere, controlli touchscreen, riconoscimento vocale, text-to-speech e gesture.
Il SoC Atom E3800, disponibile in quattro versioni per un totale di cinque configurazioni del modulo, è affiancato da memoria DDR3L fino a 4 MB e memoria eMMC con capacità fino a 32 GB. Il compute module integra anche un chip per la gestione energetica. Il kernel Linux è memorizzato sulla eMMC ma, in caso di problemi, il boot viene effettuato da un kernel di emergenza memorizzato sulla memoria flash SPI. Il boot loader supporta anche la diagnostica del sistema. L’intero modulo consuma al massimo 10 Watt e opera in un range di temperature industriali, garantendo quindi l’affidabilità dell’intero In-Vehicle Infotainment.
Intel offrirà ai produttori un kit di sviluppo che, oltre al modulo base, include telaio, display touch, alimentatore, varie antenne e cavi, SSD, lettore Blu-ray e diversi software, tra cui i plug-in per Eclipse. In-Vehicle Solutions è stato realizzato dal gruppo Internet of Things che, nel primo trimestre 2014, ha registrato un profitto di 482 milioni di dollari.