La mobilità elettrica in Italia potrebbe essere vicina ad una piccola rivoluzione. Un emendamento alla Legge di Bilancio prevede l’erogazione di incentivi all’acquisto di auto ecologiche siano esse elettriche, ibride o a metano a partire dal primo gennaio 2019. Manca ancora l’approvazione della Legge che dovrebbe avvenire entro il 15 dicembre. Solo allora, quindi, si potrà avere la certezza dell’introduzione degli incentivi e soprattutto del modo con cui saranno erogati.
I dettagli sino ad ora, infatti, non sono completi. Gli incentivi riguarderebbero il triennio 2019-2021 per il quale ci sarebbe un budget di 300 milioni di euro. Il dato certo è che la loro erogazione sarà basata sul livello di CO2 emesso dall’autovettura. Più nello specifico, le auto che emetteranno sino a 20 g/km di CO2, sostanzialmente le auto elettriche, potranno beneficiare di un incentivo di 6000 euro. Le auto che emetteranno da 20 a 70 g/km di CO2, invece, potranno contare su di un incentivo di 3000 euro. Infine, le auto con emissioni di CO2 comprese tra 70 e 90 g/km potranno beneficiare di un incentivo pari a 1500 euro.
Trattasi sicuramente di una notizia positiva che però dovrà essere confermata dall’approvazione della Legge di Bilancio con questo emendamento ancora presente. Grazie a questi incentivi, la mobilità elettrica potrà fare un passo deciso in avanti. Le auto elettriche, infatti, costano certamente non poco e 6000 euro di sconto potrebbero fare la differenza, soprattutto visto che gli incentivi dovrebbero essere slegati dalla consegna di una vecchia auto da rottamare. Al costo dell’autovettura elettrica potranno essere detratti non solo gli incentivi ma anche eventuali sconti del concessionario e l’eventuale valore di una vecchia auto data in permuta.
Incentivi, dunque, che potrebbero accelerare il percorso verso una mobilità più pulita.
A rimarcare la volontà di voler portare gli italiani verso una mobilità più sostenibile anche la scelta di penalizzare l’acquisto delle auto più inquinanti. In base al loro livello di missioni di CO2 l’acquirente dovrà pagare una tassa del valore compreso tra i 150 e i 3000 euro. Una scelta, questa, che sta facendo discutere molto perché non andrebbe a colpire solamente le grandi auto come i SUV che inquinano molto ma anche le piccole utilitarie da città.