La grave esplosione che ha coinvolto lo stabilimento cinese di Chengdu rallenterà la produzione di iPad 2? Sono molti a chiederselo online, ma le risposte sono tutt’altro che concordanti. L’ipotesi più catastrofica è che Apple possa perdere da ben 500.000 a 1.8 milioni esemplari, un numero importante di dispositivi se si considera come la domanda sia davvero elevatissima. Allo stesso tempo, vi sono anche previsioni più caute, che svelerebbero come Cupertino abbia già intrapreso efficaci misure di contenimento.
L’incidente alla Foxconn, che ha provocato la morte di tre operai e il ferimento di altre 15 persone, ha effetti a lungo termine complicati da prevedere. Qualora la situazione fosse stata tamponata immediatamente, Apple potrebbe continuare nella normale produzione avvalendosi delle altre fabbriche sparse sul territorio cinese. Allo stesso tempo, però, secondo le stime di iSuppli si potrebbe innescare una reazione a catena, che provocherebbe il mancato raggiungimento del traguardo di 7.4 milioni di iPad 2 distribuiti entro la fine di giugno.
Mike Abramsky, un analista di RBC Capital Markets, si dimostra tutt’altro che ottimista sulle conseguenze di questa tragedia. La questione principale sarebbe da analizzare dal rapporto di due stabilimenti chiave, ovvero quello di Shenzhen e la già nominata fabbrica di Chengdu. Se l’incidente fosse avvenuto a Shenzhen, ad esempio, si sarebbero addirittura persi 1.8 milioni di esemplari per il traguardo di giugno, e questo non è detto che non avvenga anche soltanto a causa di Chengdu che, dati i ritardi per la ricostruzione degli impianti, potrebbe rallentare l’intera produzione bloccando di fatto dei componenti chiave per la tavoletta targata Mela.
Più cauto appare essere Shaw Wu di Sterne Agee, il quale ha affermato che simili preoccupazioni della stampa sarebbero assolutamente esagerate, sottolineando come la produzione negli stabilimenti intatti sarebbe già stata velocizzata per compensare gli effetti dell’incidente, con un rispettoso traguardo di 6.8 milioni di unità vendute entro giugno.
Come al solito, quando si parla di Cupertino è difficile lanciarsi in previsioni veritiere, perché la società si chiude nel più pieno riserbo sulle più svariate questioni. Difficilmente per l’esplosione alla Foxconn la modalità d’azione di Apple sarà differente. Non resta che attendere, perciò, eventuali ulteriori conferme nei prossimi giorni.